Un consiglio per i doni natalizi
So bene che sono un po' in anticipo e
che a Natale manca più di un mese, ma questo è un periodo in cui spesso la
gente pensa a che regalo fare. E' una tradizione quella dei doni, che trae
origini dagli omaggi dei tre magi oltre duemila anni fa, ma che da una decina
di lustri è diventata, per effetto delle spinte consumistiche, un vero e
proprio obbligo, snaturando così la spontaneità dell'atto propria di epoche
passate e che costituiva, talora, un segno di riconoscenza, ma più sovente
l'auspicio di un nuovo anno più prospero e sereno. Se in quelle epoche il
regalo era più povero e spesso consisteva in un alimento (in campagna la
classica gallina), oggi si cercano le cose più originali possibili, con il
rischio non infrequente che il ricevente le abbandoni
in un cassetto, o, peggio, le getti nell'immondizia.
C'è però una tipologia di dono, di
costo non elevato, ma di valore notevole e che lascia il suo segno nel tempo:
un libro.
Non dico che si debba acquistare solo
dei libri, ma nella strenna natalizia almeno uno non dovrebbe mancare. E mi
sembra che il Natale possa costituire anche l'occasione, per il non abituale
lettore, per omaggiarsi quel volume che spesso e volentieri si è ripromesso di acquistare, prima o poi.
Un libro, soprattutto se buono, offre
tantissimo: basta che ci pensiamo un attimo.
Nelle fredde sere d'inverno, al caldo
nelle nostre case, invece di rincretinirci di fronte a spettacoli televisivi
sempre più scadenti, immaginatevi comodamente seduti in
poltrona intenti a leggere un libro, magari con a fianco la persona
amata intenta alla stessa funzione, oppure, se avete dei figli, piccoli,
figuratevi impegnati nel declamare loro qualche fiaba o qualche filastrocca.
Impossibile? No, basta che lo vogliamo, basta che decidiamo con la nostra testa
e non con quella di altri che, attraverso lo schermo, ci impongono, nel loro
interesse, la visione di una realtà che è quanto di più lontano può essere
dalla realtà stessa.
La lettura di un libro apre alla
mente orizzonti sconfinati, educa allo spirito critico, ovviamente purché il
libro non sia spazzatura e purché si sappia come si deve leggere. A proposito
di quest'ultima osservazione, raccomando sempre che la lettura di un libro
debba costituire un appagamento che coinvolge tutti i sensi, perché, con la
fantasia che un valido autore riesce a muovere, possiamo vedere a nostro modo
lo svolgimento della trama, in una serie di immagini che si susseguono come in
un film, possiamo persino figurarci di sentire i personaggi che parlano o
addirittura percepire i profumi di certi paesaggi bucolici.
Quindi, così come sorseggiamo un
ottimo cognac, dobbiamo centellinare la lettura di un libro, fermandoci ogni
tanto a fare anche alcune considerazioni, come, per esempio, una piccola
analisi dello stile dell'autore, oppure dando un sereno giudizio delle pagine
trascorse, ipotizzando magari lo sviluppo di quelle future. Tutto questo, però,
deve avvenire non con la frenesia di ogni giorno, anzi quella dobbiamo
dimenticarla, perché un libro è un'opera d'arte, è il frutto di un lavoro,
spesso lungo, di un autore che, ancor prima di pensare al successo, vuole
aprire al mondo gli intricati sentieri della propria mente e intende donarsi
tramite le pagine di un volumetto rilegato.
Leggete ai più piccoli le fiabe, le
filastrocche, perché realizzerete un passo importantissimo nella loro vita: lo
sviluppo della fantasia, anche attraverso la fonetica, e la dimostrazione
dell'attenzione che rivolgete loro, diventando sempre di più il punto di
riferimento in questo mondo.
E' un modo per educare, non solo i
nostri figli, ma anche noi stessi.
Cosa leggere?
Per i bimbi più piccoli ho già detto,
per quelli più grandi, in rapporto all'età, si può passare dai romanzi di
avventura anche a qualche classico che possa essere facilmente assimilabile.
E per voi?
Potere leggere tutto, però stando
attenti alle scelte. Nelle librerie e anche su Internet i titoli sono migliaia,
le opere valide meno.
Diffidate dai
best seller, il cui successo è spesso frutto solo di una martellante campagna
pubblicitaria (ovviamente ci sono le dovute debite eccezioni). Per orientarvi
nella scelta considerate i generi che preferite, ascoltando poi anche i
consigli di un amico appassionato di lettura o del vostro libraio, e se non
frequentate abitualmente le librerie, su Internet potete trovare diversi siti
su cui vengono pubblicate recensioni, quasi sempre
disinteressate. Al riguardo, in calce riporto
i link di alcuni di questi.
Anche su Arteinsieme
ci sono delle impressioni di lettura che ho scritto personalmente; non sono
molte, perché c'è un'impossibilità tecnica, oltre che economica, di leggere
l'immensa mole dei libri in commercio. Tuttavia, come ho già precisato in
un'altra riflessione, tenete presente che io non ho letto così pochi libri
quante sono le recensioni, che scrivo solo per quelli che mi sono piaciuti.
Quindi queste sono il frutto di una cernita non così ristretta, nel senso che
mi piace un libro ogni cinque che leggo.
Può darsi che i miei gusti, i miei
canoni estetici, il mio concetto di scrittura non rientri nella media e proprio
per questo allora consiglio di vedere anche le recensioni pubblicate da altri
siti Internet.
Resta un fatto: non importa che vi
piacciano solo i noir e non gli altri generi (e questo discorso vale per
qualsiasi tipologia), ma quel che conta è che cerchiate sempre il meglio e,
soprattutto, che leggiate poi con animo aperto.
http://www.kultunderground.org/
http://www.athenamillennium.it/
http://www.librando.net/dev/index.asp
http://www.operanarrativa.com/
http://www.kultvirtualpress.com/index.asp
http://www.narrativanuova.com/index.html
http://www.poetare.it/