Grazie, politici italiani
di Renzo Montagnoli
Può sembrare una battuta, visto che la
maggior parte dei cittadini italiani onesti, più che ringraziare i nostri
politici, vorrebbe legnarli, ma invece c'è chi dovrebbe essere riconoscente a questa
casta. Mi riferisco ai corrotti, ai corruttori, agli evasori fiscali, ai
criminali in genere, soprattutto agli autori di quella microcriminalità che
tanto rende insicuri noi cittadini. Se nei primi tre casi si tratta quasi
esclusivamente di italiani, nell'ultimo i leader indiscussi sono i rumeni e gli
extracomunitari, gente che ha trovato l'Eldorado nel nostro paese. Rubano di
tutto: i cavi elettrici della trazione ferroviaria, i pluviali in rame nelle
case e nei cimiteri, i fiori sulle tombe, ori e denaro nelle case. A leggere i
giornali, soprattutto i quotidiani locali, sembra di trovarsi di fronte a un
bollettino di guerra: 18 furti in una notte in altrettante abitazioni nella
Bassa, ritornano a casa e non trovano più i serramenti, un vicino si accorge
che stanno smontando i pluviali, rapinate e picchiate due anziane, gli indicano
una botta nell'auto, lui si china e prende un colpo in testa, poi i rapinatori
fuggono con il suo veicolo, ecc.. Dire che viviamo in uno stato di reale
insicurezza è dir poco, anche perché, per quanto le nostre forze dell'ordine
perseguano questi criminali, spesso e volentieri con le leggi vigenti, una
volta acciuffati, il giorno dopo sono subito in libertà, pronti a commettere
altri crimini. E se proprio va male,cioè se si finisce in carcere, non è che abbiano motivo di lamentarsi visto
che i nostri luoghi di pena, per quanto sovraffollati, sono Hotel a quattro
stelle rispetto a quelli rumeni o marocchini.
Si deve essere poi sparsa la voce che l'Italia è una miniera d'oro perché ne
continuano ad arrivare, attratti dalle possibilità del bottino e appunto da
leggi troppo buoniste. È evidente che la
situazione è insostenibile, si protesta, si invocano maggiori controlli, leggi
più severe, ma sembra di parlare a un muro, tanto che conosco ormai diversa
gente che, sperimentata questa criminalità sulla propria pelle, magari
risvegliandosi di notte con un coltello puntato alla gola, ha deciso di
prendere il porto d'armi e di comprare una pistola. Ad alcuni ho chiesto come
si comporterebbero se si trovassero i ladri in casa e loro tranquilli tranquilli mi hanno risposto che sarebbe l'occasione buona
per usare la loro arma da fuoco. Insomma siamo arrivanti al punto che un onesto
cittadino deve fare giustizia da sé, il che non è giusto, anzi è sbagliato, ma
laddove è carente lo Stato è del tutto logico e giustificabile.
Mi sono chiesto più volte quale sia il
motivo di cotanto lassismo, perché i nostri politici ci lasciano come un branco
di gazzelle in balia dei leoni della delinquenza? Pensa oggi, pensa domani, nel
leggere l'ennesima notizia di furti a raffica l'occhio mi è caduto anche
sull'intervento di un lettore (non era l'unico, ce n'erano tanti che chiedevano
finalmente un po' di severità, ma questo secondo me l'ha scritta giusta). Che
dice questo cittadino? Dice che in nome della civiltà abbiamo reso umane le
pene e così siamo ritornati alla barbarie. E aggiunge che nelle strategie di
controllo delle masse è stata inserita la paura, non la paura verso chi
comanda, che può così apparire un agnellino, ma la paura che deriva dalla
quotidiana insicurezza, anche fra le mura di casa. Ha perfettamente ragione e
allora si ritorna all'unica effettiva causa di tutti i nostri problemi: la
casta dei politici, che ha ridotto l'Italia a una democrazia di parvenza e non
di sostanza, che ci rapina legalmente ogni giorno. Certo possono contare su
questa paura, ma è giusto che sappiano che nel momento in cui la paura
raggiunge una soglia parossistica si trasforma in un coraggio cieco ed
incosciente, che porta dei normali onesti cittadini a farsi giustizia da sé,
prima con chi gli ruba in casa, e poi con chi da anni gli ruba la vita.