PRIGIONE
Gli uomini vivono in bilico
nell'insospettabile gabbia
della società.
Sbarre costruite intorno a noi
che ci imprigionano:
fra il lavoro, obbligo quotidiano
per guadagnare lo spendibile.
Catena di montaggio
per accaparrarsi l'inutile.
Buttati a capofitto nel traffico,
vigile occhio, rosso semaforo,
dello stress.
Gli uomini vivono in bilico
nell'insospettabile gabbia
della società.
E basterebbe aprire la finestra,
e ristare sullo stipite
per languire, con lo sguardo appeso
al fluire di una goccia di pioggia.
Per legarsi i capelli
con nastri di vento
e il veloce sfarfallio di ali.
Per udire il silenzio,
il ticchettio del tempo
Per sciogliere i polsi dalle manette
del superfluo e muovere le mani
recuperando lo scopo unico del vivere.