È
“Resta, illusione!”
(William Shakespeare)
È l'anima del tempo
che migra, trottando
dal limbo, a cavallo
d'una falce di luna.
È il rabbuiarsi degli occhi
nel vedere un miraggio perire:
emblemi di simboli, ed oceani
metafore di lacrime amare.
È il crepitare dell'onda
nel riflesso screziato
d'un'ombra che fruga l'Eterno
sino al profondo confine.
È lo scribacchiare d'un verso
su pergamena ingiallita:
il tratto malfermo ed austero
d'una penna di piuma di oca.
È l'eco di consumate parole,
un flutto che scende e che sale:
un abbaglio lontano, lampo di stella
che appare e dopo scompare.
Ci credi?
Nulla è fatto per durare!