Nel bosco della Galizia
All'alba si sente il fruscio della luce
allargare con piccole mani i rami
mentre noi, coi piedi sul tappeto
di aghi di pino, allunghiamo i passi
per il Campo Stellato:
il frigolìo dei pensieri sembra acquietarsi
vicino alla mèta,
benché resti greve il peso dello zaino
e dei corpi che sono l'hard-disk
di quello che siamo.
Ora ci vedete così
pellegrini con le nostre storie in spalla
e viene da chiedersi: è cambiato
nei secoli il cuore dell'uomo?
I suoi impulsi possono essere monitorati
e magari può batterci in petto
quello di un altro, ma quanto
sono mutati i nostri cervelli che tentano
di misurare l'alito di Dio
e chiedono il senso delle cose?
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