Dicembre
Ghiaccio ovunque, invisibile e
silente
ricopre le superfici morbide delle case,
trasmuta le forme in sculture viventi
precipitate nel buio solidificato,
un quadro di variazioni cromatiche inesistenti,
una lastra sottile, adagiata sulla tela,
rinchiude lo sguardo sulla vernice coagulata.
I grumi di vita pulsante vengono schiacciati
in percorsi universali, forme perfette,
cristalli come singoli dispersi nel fluido congelato,
pensano solo a se stessi,
si posano sul cuore delle figure naturali,
donano un contorno sfuocato, lucentezza di un altro mondo,
un'aureola di oblio sincero.
Si respirano fiamme di gelo,
toccando il metallo puoi sentirlo pulsare dentro le vene,
le voci distorte chiedono di raggiungerle all'interno della tela
che si distende innanzi,
invitano a perdersi fino all'arrivo delle nuove gemme.
Si è da soli ad urlare il
messaggio di fede nel silenzio,
si crede ancora di essere vita,
l'assurda richiesta di poter vedere ancora quando tutto è inerte,
poter creare, generare caos anche se il mondo richiede la quiete,
avanzare anche solo di un passo.
Rimanere mite, in
attesa del risveglio dei compagni di viaggio.