Porto Palo
Ci sono voci, là sotto.
Ci sono invocazioni a un Dio che non
è il nostro,
ma come il
nostro è lontano e indifferente.
Ci sono voci, là sotto.
Ci parlano sommesse dei loro sogni,
del diritto
a una vita, di speranza.
Ci sono voci, là sotto.
Gridano la paura, i mesi e mesi
nel ventre
ostile di una nave matrigna.
Ci dicono del freddo, della fame,
del tempo
fermo,
dell'assenza
del giorno.
Ci sono voci, là sotto.
Raccontano piangendo
della caduta
in quel mare di morte
delle braccia scomposte.
dei piedi
scalpitanti,
dei
richiami,
del rombo
nelle orecchie,
dell'acqua nei
polmoni.
Della discesa.
E giù
e giù
e giù…
Senza più risalire.
Ci sono voci, là sotto.
Ci sono voci che attendono giustizia.
(In memoria del naufragio di una carretta
del mare, nel quale, il 25 dicembre 1996,
persero la vita 283
migranti pakistani, indiani e cingalesi.)