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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Il gabbiano esiliato, di Luigi Panzardi 18/05/2007
 

IL GABBIANO ESILIATO

 

Discriminante l'ampia spuma bianca

ondeggia tossica sul mare inquieto,

maligna escrescenza della cloaca:

č isola morta  nella pianura

d'acqua viva.

 

Plana nell'aria il volo, le ali bianche

distese spingono l'ombra sui grumi

neri di sabbia dove il nido č morto.

Cerca col gemito che spacca il cielo

le sagome tonde.

 

Lamine sonore taglienti i suoi urli

di dolore e  fame. Spezza la rete,

taglia col volo il filo dei terrazzi,

invade il cemento,  col capo altero

mira vie e balconi.

 

La cittā gli invia un metallico approdo:

l'antenna della tivų, alta, librata

nel cristallo fresco di tramontana.

Sul filo sottile poggia le zampe,

chiude le ali, ascolta

 

zirli umani sul filo andare insani.

 

 
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