Nella
luce d’autunno
di
Giuseppe Carlo Airaghi
Nell’oro
delle sere d’autunno,
nella
loro simbologia fraintesa,
ci
incamminiamo lungo il sentiero
che
costeggia la roggia.
In
faccia alla forza del sole che cala
non
so dove poggiare lo sguardo
e
il passo che non regge il fulgore.
Come
renderti evidente questa luce,
condividere
a parole il respiro
che
mi illudo di avere compreso?
Ci
abbaglia un rif lesso che canta
tra
i rami di questi alberi spogli,
tra
queste foglie gialle, arrese
alla
luce clemente di ottobre.
Ripeto
parole che in fondo
conosco,
capisco da sempre:
quanta
bellezza concessa
a
sorreggere il peso del mondo.
Da
Quello che ancora restava da dire (Fara,
2020)
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