Quello
che non so
di
Bruna Cicala
So
che nel risveglio stranito delle cinque
non
stringo l’oro offerto sui tuoi palmi,
ignara
se i tuoi occhi m’accompagnino la notte.
So
che mi sconvolge questo non sapere
se
è giorno nelle tenebre,
come
pure il disappunto del buio dentro il sole
di
un’eclissi non voluta, propagata nonostante.
Per
certo non conosco
il
sapore di tempesta delle lacrime nel mare,
dei
sogni nei risvegli davanti ai tuoi sorrisi,
nel
bianco dei tuoi denti
le
lame di coltello che serri tra le labbra.
So
che per pigrizia accetto consenziente
che
la luce di un lampione su un foglio senza note
inganni
tra le ombre
la
mente che s’adagia nel sogno che svanisce.
Quello
che non so, io lo dono a te.
Da Tintinnio
di Lapislazzuli (Fara, 2020)
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