Derive
di
Donatella Nardin
Fiorisce
la neve sugli alberi
a
maggio, assomigliando,
la
vedi, la tocchi.
Più
di quanto non si possa
sapere,
è una forma erosiva
che
strema del mondo le vene.
Chissà
come difenderci
da
questa oscura deriva
se
crolla il biancore
sui
letti sfatti, se più
non
ci allettano le brezze
gentili
né
immacolato il respiro.
Da Rosa
del battito (Fara, 2020)
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