Credo
ancora nelle favole
di
Giuseppe Carlo Airaghi
Credo
ancora nelle favole,
nel
peso delle pietre cucite
nella
pancia del lupo che dorme.
Credo
ancora all’invidia
che
avvelena la mela donata,
al
disprezzo gridato
sulla
faccia del fratello più brutto.
Credo
ancora nel lupo
che
abbatte due volte le porte,
nelle
gole tagliate nel sonno
per
assicurarsi una fuga sicura.
Credo
ancora nelle molliche di pane
lasciate
cadere lungo il sentiero
per
mostrarci la strada
del
ritorno alla casa.
Da Quello
che ancora restava da dire (Fara,
2020)
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