Calzolaio
di
Gianluca Ferrari
Flosce
come un enorme
cumulo
di pesci tratti
dal
logorante mare dei passi;
stivali
neri cigni
mocassini
carpe, scarpe
femminili
sinuosi
giochi
di delfini ma senza
tacchi.
Giacciono tutte
nella
bottega odor di cuoio e
catacomba;
l’uomo col grembiule
torce,
spalma impiastri dà di bizzarro
arnese
a mezzo tra miracolo e
martello
- Efesto che riforgia
suole
tomaie stringhe.
Fa
che basti un altro poco
l
nostro basso involucro:
ad
una corsa infervorata
ad
una splendida catarsi
che
forse l’arenerà
tra
baci, sabbia, obliosi astri.
Da Acquerelli
gotici (edito in proprio, 2020)
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