Nenia
di Maggio
di
Gianluca Ferrari
Il
pioppo dirimpetto alla mia casa
sparge
una filastrocca bianca
lanugine
di tortore impigrisce
i
gesti e l’orizzonte. Ho visto
due
bambine passargli accanto;
le
trecce, il vestitino candido
indugiano
un istante dinanzi al vecchio
seduto
sulla panca, sfiorando
con
le risa il decrepito selciato
del
suo volto. Lui fa una smorfia
come
serrasse cielo ai denti (lama
d’azzurro!):
pirata ancora
padrone
di vento e stelle.
Da Acquerelli
gotici (edito in proprio, 2020)
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