Illudendo
il crepuscolo
di
Bruna Cicala
Non
piove, ancora,
ma
il diluvio indugia alle porte del sentire
se
ne avverte il fragore dietro l’uscio
negli
anfratti segreti del dolore artigliato,
nel
rincorrere l’ultimo sprazzo di sole
a
piedi scalzi in un campo di ortiche dissimulate
[da
viole.
Un
attimo, ancora,
il
cielo trattiene l’azzurro spalancato sulla notte
illudendo
il crepuscolo d’indaco e cremisi.
Su
nuvole rosse indugia il mio pensiero,
ancora
immobile, rifiutando i segni,
aggrappato
al sogno evanescente in fondo al
[tunnel.
Poi,
sarà temporale. Liberazione, forse.
[Finalmente.
Da Tintinnio
di Lapislazzuli (Fara, 2020)
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