Ha
rami già curvi il salice
di
Angela Caccia
ha
rami già curvi il salice dove inizia
a
pesare la notte, e noi si camminava
allo
zenit – senza ombre – lo spazio
ad
issare un sole su ogni fiotto di pioggia
ad
ovest la strada rimane pari ma
si
allunga l’ombra, ora tasto il terreno
per
non pestare i silenzi importanti
(ho
imparato ad ascoltarne l’arrivo)
il
cammino ha fianchi stancati, ti guardo
e
non ha asola il demone del tempo
nei
tuoi occhi (ringrazio Dio per lo sciame
di
lucciole che ancora ci confonde)
ognuno
a suo modo ha trattenuto in sé
la
leggenda di una sfumata primavera
Da Piccoli
forse (LietoColle, 2017)
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