Consuntivi
2021
di
Salvatore Armando Santoro
Amo
questo silenzio che mi abbraccia
non
sento brontolar, neppur parlare,
nulla
devo ad alcuno contestare,
ma
questa quiete mi deprime e schiaccia.
Volo
con il pensiero ai tempi antichi
risuonano
le urla del rione
noi
s’era pronti per la colazione
pane
affettato e dentro un paio di fichi.
Allora
ancor non c’era la Nutella
neppure
le incartate merendine,
pane
di grano di ottime farine
scaldato
sull’ardente carbonella.
Poi
c’era la famiglia, sgangherata,
con
l’affetto che mamma ci donava
in
un mondo diverso si sperava
quella
famiglia più non l’ho trovata.
Di
tutto quel fragore ora c’è niente
lento
scendo le scale un po’ assonnato
mi
torna in mente quello che son stato
non
ero solo in mezzo a tanta gente.
Son
sveglio dopo un sogno mattutino
son
solo in questa casa zitta e bianca
aspetto
l’anno nuovo ma mi manca
l’urlo
acuto e gioioso d’un bambino.
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