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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Consuntivi 2021, di Salvatore Armando Santoro 20/06/2022
 
Consuntivi 2021

di Salvatore Armando Santoro



Amo questo silenzio che mi abbraccia
non sento brontolar, neppur parlare,
nulla devo ad alcuno contestare,
ma questa quiete mi deprime e schiaccia.



Volo con il pensiero ai tempi antichi
risuonano le urla del rione
noi s’era pronti per la colazione
pane affettato e dentro un paio di fichi.



Allora ancor non c’era la Nutella
neppure le incartate merendine,
pane di grano di ottime farine
scaldato sull’ardente carbonella.



Poi c’era la famiglia, sgangherata,
con l’affetto che mamma ci donava
in un mondo diverso si sperava
quella famiglia più non l’ho trovata.



Di tutto quel fragore ora c’è niente
lento scendo le scale un po’ assonnato
mi torna in mente quello che son stato
non ero solo in mezzo a tanta gente.



Son sveglio dopo un sogno mattutino
son solo in questa casa zitta e bianca
aspetto l’anno nuovo ma mi manca
l’urlo acuto e gioioso d’un bambino.

 
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