Briciole
in tasca
di
Angela Caccia
E
mi slancio a salutarla
come
fosse un’amica
di
pelle
d’infanzia.
Va
via
e
lascia lo stesso sole
che
fatica a forare nuvolaglie
le
sue briciole
nella
mia tasca:
lo
scontrino del gelato
il
biglietto stropicciato
di
un film d’amore.
Ci
sarà pure
un
paradiso per le notti d’estate
i
sogni densi e spinosi di caldo
gli
amori improvvisi
fiori
fuori campo
negli
interstizi di asfalti sudati.
Ad
una incollatura
dall’autunno
bisognerà
smagare
presto
i suoi ricordi
dolcissimi
detriti
vani
naufragi.
Da Il
tocco abarico del dubbio (Fara, 2015)
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