Precipitato
da una distanza di cielo
di
Giuseppe Carlo Airaghi
Precipitato
da una distanza di cielo
per
accarezzare la curva che scende
tra
il suo collo e la spalla.
Per
capire cosa fosse la pelle
ho
rinunciato al tempo eterno,
sono
sceso a baciare la terra.
Da
un bianco e nero manicheo
a
una incredulità di colori
ancora
tutti da nominare.
Ho
risalito il fiume, raggiunto
la
riva opposta per esprimere
finalmente
un giudizio sul mondo.
Da Monologo
dell’angelo caduto (Fara, 2022)
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