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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Ellis Island, di Daniela Raimondi 30/11/2022
 
Ellis Island

di Daniela Raimondi



Nell’isola di Ellis gli uomini aspettavano l’amore

con mazzi di viole fra le mani.

Dio ci attendeva dall’altra parte del mare.

Aveva la bocca spalancata, i denti di un leone;

apriva le fauci nella luce corrotta dei porti,

divorava a uno a uno i corpi che uscivano dall’arca.

Poi ci vomitava di nuovo nel mondo

ed eravamo belli, puliti,

pronti ad entrare lucenti ingranaggi

a salire sui tram scintillanti, e più in su, ancora più su,

come piccoli ragni lungo le ombre dei grattacieli.

Una gabbia di ferro ci lanciava fin sopra le nuvole.

Volavamo alla fine di un sogno,

verso case di vetro sospese nel cielo.


È per te che partivo, mia bellissima America,

per nascere di nuovo dal tuo ventre di ferro.

Per il tuo miele, il latte dolce

e la rabbia sputata per anni dentro la terra.

Per questa mania di partire

che abbiamo nel sangue.

Per tutte le parole chiuse in fondo alla gola:

quelle parole belle che dicono i ricchi,

caramelle di suoni

che nemmeno riesco a ripetere.


Da I fuochi di Manikárnica (puntoacapo, 2020)




 
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