Festa
di paese
di
Michael Santhers
Tornano
gli emigranti
con
l'anima in due posti
guardano
nuove case
senza
storia
con
occhi che non coprono
l'infanzia
Osservano
la piazza
dove
giocarono
a
testa e croce
il
sogno di partire
ma
ormai il ricordo dei passi d'incertezze
lische
di pesce sotto al cemento
La
donna che volle rimanere
finalmente
esce per strada
ha
ancora il volto liscio
tranne
una profonda ruga
di
dolore
Nell'andirivieni
si
cercano le mani
dell'antico
distacco
ma
qualcuna è sul muro
sciolta
in un inchiostro nero
sotto
la testa china e pesante
di
un Dio sofferente
Tira
lo stesso vento
che
indicò il cammino
e
poi si oppose al petto
Recalcitranti
al
segno della croce
mentre
passa l'icona
i
figli si spiegano col rumore
di
una lingua diversa
quasi
fuori posto
I
fuochi d'artificio
nella
nuova area
a
fianco al cimitero
e
qualcuno con nostalgia
e
disgusto
..bisognava
farli nella città vecchia
è
lì che vegliano i fantasmi
quì
dormono solo i morti
Nel
cielo vincono
i
lampi di colori
ognuno
per un rancore
alimentato
dal fiato delle anime
che
trovarono sepolture forzate
...............irrequiete
Da
Voci Dall'inferno