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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Alba sul fiume, di Daniela Raimondi 11/09/2023
 

Alba sul fiume

di Daniela Raimondi





Il cielo č sepolto nel buio.

I sacerdoti si incamminano

per raggiungere il tempio.

I corpi cosparsi di cenere

fanno suonare conchiglie per risvegliare Dio.

Cantano in coro:



"Con la pazienza infinita degli alberi

con i piedi dipinti di pasta vermiglia,

con la testa rasata

e la tunica gialla della penitenza,

vengo a te, mio Signore."



Nera č la notte e bianca č la morte

perché bianco č il colore del lutto,

bianco il fumo che sale dai roghi,

bianca la riva del Gange

che curva e sparisce.



I fuochi di Manikárnica

accendono l´ultimo fiato di buio.

La nebbia si tende sul mondo.

Fa freddo. I bisonti riposano,

le scimmie si abbracciano

in cerca di un po´ di calore.

Un nuovo mattino si apre sull´acqua

con un taglio di luce.



Nel fiume galleggiano i corpi dei suicidi,

piccoli feti, ossa annerite.*

Corpi nudi si curvano sulle acque del Gange.

Setacciano il fondo

cercando le reliquie lasciate dai morti.

Tra il fango e la ghiaia

scovano una pietra preziosa,

un bracciale di lapislazzuli,

l´oro di una collana.



Le cinque categorie a cui non viene concesso il rito della cremazione includono i suicidi, i malati di mente, le donne incinta, i neonati e i deceduti per morso di serpente.



Da I fuochi di Manikárnica (I fuochi di Manikárnica) (puntoacapo, 2020)






 
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