Pescatori
e pietre
di
Gianluca Ferrari
I pescatori
traevano alla riva
grossa
rete, più che macigno greve;
credendo
contenesse chissà quale
favoloso
carico di squame
si
diedero a danzare;
prosciugato
dalle maglie, il mare,
soltanto
ricavarono relitti e pietre.
Perciò
sconforto tetro,
non
tanto per l´esiguo risultato
bensì
per la smodata attesa
del
contrario. Un vecchio
tra
di loro: "Non pare il caso
- disse
- giacché Dolore
va
fratello a Gioia, è faccia
di
medesima moneta...".
La
vita, sappi, è un´altalena
e
non si può sempre godere;
così
a lietezza segue pena
come
procella a mare quieto.
Da Argentea
Scaltra e altre favole (edito in proprio, 2020)