Macerie
di
Alessandro Ramberti
Ecco
sento nuove scosse - esplosioni -
magari
ce ne fosse almeno una
che
generasse una crepa anche piccola
perché
uno spillo di luce si insinui...
quel
poco che ricordo sta svanendo:
il
colore dei monti e delle nuvole
la
fresca trasparenza del ruscello
protetto
dal fruscio della foresta
il
morbido tappeto degli abeti
i
funghi e i ciclamini intorno a loro
il
suono degli zoccoli o dei versi
degli
animali nascosti o irraggiungibili -
le
immagini che riesco ancora a mettere
insieme
sono sbiadite metafore
io
mi trovo stanchissimo ed inerte.
C´è
qualcuno che ascolta i miei pensieri?
Sono
giorni che provo a farmi udire
ma
come il mondo fuori violentato
sfruttato
nelle sue risorse umane e
naturali
non ho che ciò che resta
un
grido fioco un sussulto esiziale.
Ci
siete? C´è qualcuno che può darmi
un
segno di presenza di sostegno?
Vi
prego diamo un´anima al futuro.
Da Enchiridion
celeste (Fara, 2022)