La
magia della Patagonia
di
Tiziana Monari
E´
nel cuore la Patagonia
il
profilo infuocato dell´orizzonte
la
sua bellezza spoglia e selvaggia
gli
spazi vasti come i silenzi che la colmano
mi
fermo nella natura incontaminata della pampa
nei
piccoli paesi dove il tempo si è fermato
dove
i gauchos sono ancora padroni delle pianure
e
hanno gli occhi increspati sotto le falde dei cappelli
steppe,
arbusti, macchie di rosso
e
poi Valdès, allungata sull´Atlantico
un
susseguirsi di golfi e di scogliere, di baie e lagune
di
ampie strade sterrate e solitarie
di
guanacos e gauchos, di estancias e leoni marini
osservo
di soppiatto
i
pinguini che trotterellano sulla battigia incerti come neonati sulla
spiaggia
le
balene che scivolano sull´acqua sventolando i triangoli delle loro
code
danzando
felici accanto alla spuma delle barche
gli
elefanti marini che si crogiolano indolenti al sole di mezzogiorno
il
mare ha tutte le sfumature del blu
anche
quelle più profonde
ed
al tramonto c´è un rapido alternarsi di colori caldi, poi freddi
fino
al buio incantevole della notte
un
faro bianco e rosso guarda l´oceano
su
una spiaggia candida che non mostra la sua fine
soffia
il vento, e si alternano luce ed ombra prima del calar della sera.
Ed
alla fine della carrettera ecco El Calafate
sperduto
tra gli assordanti spruzzi glaciali
è
incanto il Perito Moreno increspato d´azzurro
che
galleggia sulle acque ventose del lago argentino
allungandosi
ovunque con colori abbaglianti
qui
la forza della natura ammutolisce ed impressiona
per
il silenzio, per il rumore
per
il ghiaccio che cade rumorosamente in acqua scuotendo i pensieri.
Sono
alla fine del mondo
il
condor, signore del cielo vola nell´azzurro
fiocchi
di neve spinti dal vento cadono sulla parete del cuore.