Strada
bianca
di
Francesca Bavosi
Appoggiati
ancora sulla mia mano,
come
quel primo giorno sotto il neon,
tu
piccolo, io finalmente pronta.
Non
ti conoscevo, ma avevo avuto
da
te compagnia sulla salita
del
Pino, io e te lontani dal babbo
nella
grande città dove nascosto
respiravi
le radici di monti.
Così
mi sono fatta adulta per te,
non
è stato affatto difficile
rovesciare
le mie paure e farne
quel
poco che adesso ho da darti.
Non
deve bastarti, lo so, perché avrai
la
tua strada bianca di vento
e
di ombre, che sia solo tua.
Una
volta mi hai detto che non ti ero
mancata,
come fosse una colpa,
ma
io non lo penso, perché una madre
può
offrirti soltanto attenta una mano,
serbare
la gioia quando attenta è la tua
lungo
la strada di ombre e di vento.
Da Ipotesi
di misura (Fara, 2022)