Versi
al Vento
di
Sergio Menghi
Una
mattina ventosa
prona
alla nuova primavera
genera
versi al vento.
Io,
chino alla fontana,
sento
una voce romanesca:
"Attento,
non te devi mbriacā"
Alzo
il capo e vedo uno sconosciuto
č
anziano, lo sguardo acuto
ma
un poco trasandato.
D'istinto
rispondo a caso:
"De
questi tempi che voi fa' "
Poi
vedo nelle sue mani
un
bel mazzo di fiori di campagna
e
dei rovi secchi
strappati
dalla vicina boscaglia.
Applaudo
ai fiori freschi
e
lui mi dice: "A chi pensi che li regalo"
Taccio
e lui, dopo un pō, soggiunge:
"A
mia moglie..... che non c'é"