La
luce che precede la pioggia
di
Giuseppe Carlo Airaghi
La
luce che precedeva la pioggia
si
sdraiava appagata
sulle
tegole dei palazzi
commosse
da tanta esausta bellezza.
"Affacciati
tu pure" dicevo
"ad
ammirare nello specchio del cielo
il
rif lesso della nostra soddisfazione.
I
passanti si tengono per mano,
conf
identi o forse mi inganno
e
mi piace ingannarmi
da
questo quarto piano con affaccio
sul
nostro tempo,
da
queste stanze tinteggiate di fresco
dove
persino i vecchi mobili
rilasciano
nuova luce..."
E
tu, sospesa, mi guardavi dal divano
con
le fodere rifatte di fresco
e
richiudevi per poco un libro
che
avevi già letto in passato
e
mi volgevi le palme aperte
su
cui cadeva la luce
che
assecondava la pioggia
e
disponeva arcobaleni.
Da Quello
che ancora restava da dire (Fara,
2020)