In
sella ad un cavallo bianco
di
Aurelio Zucchi
In
sella ad un cavallo bianco
mi
avviai dall´alba verso il giorno
per
poi, oltrepassate le colline,
con
un inchino salutar quegli anni,
gli
stessi che ora chiamo giovinezza
e
che allora non avean nome.
Scendendo
di gran fretta a valle,
a
lungo mi fermai nei verdi angoli,
poi
cercai il mare e sazio di emozioni
mi
abbandonai al suo perenne abbraccio.
In
seguito, odorai di uomo
e
mi tuffai nei fiumi dell´amore.
Conobbi
pure i duri labirinti
a
prima vista di città qualunque
solo
che quelli eran del Meridione
così
che mi inventai nuovo Teseo.
Intanto
che la vita andava avanti,
che
i chilometri me li bevevo tutti
tra
gli insistenti sguardi al mio futuro
e
le carezze del passato prepotente,
ahimè
ho smarrito il filo portentoso
e
quel cavallo non l´ho più trovato.