Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
  Poesie  Narrativa  Poesie in vernacolo  Narrativa in vernacolo  I maestri della poesia  Poesie di Natale  Racconti di Natale 

  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Bologna dei tossici, di Gianluca Ferrari 30/10/2024
 

Bologna dei tossici

di Gianluca Ferrari



Perfino i ratti hanno ribrezzo a

correre per questi capannoni;

ovunque, al pavimento, caos

di rotto universo e l´anima

vitale, l´impulso che pare unire

tutto è cemento, grigio e scabro

cemento. Forse qui vengono a farsi

perché gli squarci nel tetto

fanno sembrare il firmamento

qualcosa di più umano;

la stella è un fornelletto dall´odore

acre, ciascun da sé si mette in croce:

le stimmate nel braccio gli occhi

persi nei barlumi acuminati

(corona di spine!). Luogo lontano

dalle risate rosse dei porticati

che come pingue fuoco

riscaldano la vita; qui scende

nelle vene la solitudine dei grandi

viali che l´ago - esile palma d´acciaio

riduce ad oasi per un poco.

Un cancro rode ogni oggetto

che qui dentro giace, turbine di buco

nero atterraggio sullo spicchio atroce

della luna. Là gli scampoli

d´un divano circondato da frantumi

isole di vetro; poco più oltre

Via Lattea di burazzi

punteggiata da sconce strisce

che tormentano già fragili pareti.

Grumi di calcinacci dicono di esistenze

che un giorno forse hanno brillato

pure loro. Dicono che qui

vengono a spegnersi comete.


Da Acquerelli gotici (edito in proprio, 2020)




 
©2006 ArteInsieme, « 014892756 »