NOTTE DI PASSIONE
di Natalìa
Castaldi
Uomo
inchiodato alla tua croce
non piangi
preghi il Padre
che di noi abbia misericordia.
Tu
che sei uomo
di carne e spirito
e lume di ragione,
esempio senza tempo di morale universale.
Non
so credere alle storie di te narrate
in pagine antiche
di testi tramandati:
di tua madre piango il dolore di donna
che ha partorito nel dolore
per naturale istinto d'amore
e non credo nei miracoli
di moltiplicazioni di pani e pesci.
Di
te io piango l'uomo
non il figlio divino
ed il messaggio d'umana grandezza
e d'infinita pietà per umili ed afflitti,
lebbrosi e peccatori,
persi nei meandri delle umane meschinità.
Figlio
di uomo
carne, ossa e sangue,
di te non conosco lo sgomento
l'umana paura,
non so se hai amato
come uomo ama una donna
ma ti penso in questa notte di passione
solo
sulla tua croce,
incoronato di spine
che rigano il volto di sanguigno sudore
nel freddo della sete che brucia il respiro
ed il costato ferito
da ignobile mano.
Non
so pregarti uomo salvatore
ti piango stanotte
nella tua passione
per il genere umano
e la sua meschina fragilità,
per la tua lotta contro templi e farisei
per il tuo amore per gli ulivi,
i semplici,
i poveri,
gli umili,
i sofferenti.
Ti
piango stanotte uomo sulla croce
solo nel tuo dignitoso soffrire,
la tua resurrezione è nel ricordo immortale
di uomo e sacrificio per infinito amore.