Esercizi per la felicitā
III
di Ivan Fedeli
E poi un diluvio tutto
per amico,
la vita tra le mani a scivolare
tra fili telefonici e infiniti
spezzoni di altre nuvole sul mare.
I numeri li conti un
po' a casaccio
di agende e di pozzanghere sfinite
e solo per un terno secco al lotto
atteso quasi fosse un tuo riscatto.
Intanto ci si asciuga
nelle scarpe,
si spostano le donne con le voci.
Ipotesi di un breve
cambiamento,
il tempo di un azzurro giā veloce.
Il cielo a volte perde
proprio senso,
si specchia in un asfalto inospitale,
inutile accasarsi con l'ombrello,
nei nomi che ti sembrano restare.
Se serve č un volo
libero ad uccello,
pensare a ferragosto di natale.
(Da Esercizi per la felicitā
Il Foglio Letterario,
2006)