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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Ballata dell'amore e della morte, di Fabrizio Manini 30/05/2008
 

BALLATA  DELL'AMORE  E  DELLA  MORTE

di Fabrizio Manini

 

Ho ucciso un bambino

all'ombra di croci

in questo cammino

gridare di voci,

 

cerco l'oblio

dell'alito nero

e invoco il mio

destino e spero,

 

signora la morte

schiava e padrona

conquista la sorte

che il tempo perdona,

 

crudele la notte

d'attesa vestita

mi odia e mi fotte

il senso di vita,

 

demonio lascivo

la carne tortura

d'amor così schivo

disprezzo paura,

 

ti amo danzare

nei vicoli scuri

di rabbia gridare

graffiata sui muri,

 

puttana regale

allarga qualcosa

e fai stare male

il giorno che osa,

 

nasconde il mio dio

un'orgia mi dona

cela il desio

distenditi prona,

 

voglio la carne

di brama mantata

ora so cosa farne

regina spietata,

 

odore di pelle

ti amo frescura

bellezza ribelle

essenza più pura,

 

leccare gli umori

il turgido seno

suggere fuori

conoscenza e veleno,

 

baciarti la bocca

a labbra di seta

salvezza mi tocca

in morte discreta,

 

il tuo corpo pretendo

il mio tu conquisti

uniti vivendo

morendo io assisti,

 

conficca gli artigli

nella carne cadente

a tuo figlio bisbigli

nel mondo di niente,

 

squarcia il suo petto

divora il suo cuore

brinda l'affetto

donagli amore,

 

il mio corpo distrugge

l'anima venduta

il mio sangue rifugge

amara cicuta,

 

le urla silenti

l'odio sovrano

digrignano i denti

accolgono piano,

 

schiere di senza

déi o invocati

mantello di scienza

fa mille soldati,

 

nulla di fine

niente d'inizio

comanda la morte

illuminato giudizio.

 

(Da Ballate di vita, di morte e d'amore – Edizioni Il Foglio, 2002)

 

 

 
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