Assenza
di Cristina Bove
È possibile mai che non ti manchi?
Che dell'assenza mia nemmeno un poco
tu soffra, mentre poggi il piede altrove?
Ecco perché non fu chiamato amore
perché l'amore fa tornare indietro
apre cancelli, passa tra le sbarre
quando non può più farcela
di notte
cambia perfino i tempi e le parole
scolora quelle nate maledette
ricorda solo quelle del piacere.
È così che si apparta e poi
ritorna
è così che ti chiama e porge fiori
respira con gli stessi tuoi respiri
rivisita i tuoi spazi e i tuoi silenzi…
Porta con sé le tracce delle ore
penombre di passione e la poesia
che tengo ancora ripiegata attende
la tua mano riaprire quei cassetti…
la conservo per te, sotto il tuo nome,
e se vorrai, se tornerai un mattino,
chiedila di diritto, è solo tua.
E lo sarà per sempre, anche se io
sarò partita ormai…
Lo sai per dove.
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