Temporale estivo
di
Natàlia Castaldi
S'infrange nell'irrequietezza del canto
l'onda schiumosa
sul bagnasciuga.
Rigonfia il suo moto
nello schiaffo del vento,
turbinio di sabbia e cocci di vetro:
graffiando l'arena
crea perle di smeraldo.
Di soppiatto si ritira
vuol tornare indietro.
In abissi di grigio
torbido di sgomento
pullula vita sommersa, infinita.
Si placa il lamento
nel pianto terso d'azzurro:
prisma di luce
e d'iride multicolore.
Tornerà al fondo,
terra nel sul letto,
fertile nel sale
di danze d'alghe ed anemoni rossi.
Domani la quiete
di un leggero gioco di schiuma
a cancellare impronte
di dita sottili sulla sabbia.
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