Nelle
profondità dei fiammeggianti boschi
di
desiderio ardente, possibile è ascoltare
la
tua esuberante fragranza,
spargersi come profumo di donna
violata
da un effimero bacio.
Osserva la tua Castità
sanguinare!
Florilegio di pervertiti
pensieri,
d'appassita sete infesti il nostro animo
come edera rampicante di ree velleità agresti;
e i limpidi toni che non ho mai udito
ora sussurrano, in onor del nostro amore,
i più reconditi segreti ai fruscii autunnali!
Reclamo
Te! Oh Nera Rosa!
Il
peso della tua fragrante seduzione copre
le terre naturali:
come
le acque fluenti
scivolano tra i sogni dei suoi abitanti,
come
i sogni infestano la mente di colui
che
langue per la carezza di un dolce ricordo.
Forse
un pianto, una lacrima soltanto può
addolcire le eterne paure del mio passato,
un
vicino presente.
Il
ricordo di antichi amori!
Ti
appresti ad aprire i tuoi neri petali
come
fiamme dell'Inferno, per relegare
nell'oblio
del tuo gineceo
le
mie innocenti colpe.
Esse
cadono…
precipitano…
come
anime maledette
in
quel ciclico e focoso rimestiarsi
di
vellutati peccati umani.
La senti?
Più
la notte si avvicina,
più
vado giù sol con mio peso,
La vedi?
La
notte è strana,
e
ancor più vado giù,
adesso
le temo, le oscure stelle
che
in Zefiro s'innalzano.
Solo ora scorgo la mia dannazione
estinguersi nel nero incendio
delle
tue fosche passioni amorose,
solo
ora lei scorgo stemperarsi nel freddo
buio
dei tuoi lacrimosi petali, e…
solo
ora scorgo soavi dissonanze
d'intrinseca
musicalità romantica,
espandersi chiare e suasive.
Ma al passaggio della
tua essenza
più non esisterà l'arcobaleno, i suoi colori
si dipaneranno come un gomitolo
di lana e le sue stillate parole bruceranno
eternamente i miei sensi, la luna
si scioglierà in una pozza di mercurio e…
…noi complici amanti,
sedurremo
i nostri aneliti distaccando da quel fiore
ogni madido petalo della presente vita,
fin quando il nero manto della notte
lo avrà fagocitato, rimanendo di esso
solo un dolce respiro nell'aria.
E noi condivideremo lo
stesso destino!
Cavalcando
della Notte i rugiadosi
petali,
cullati tra le sue sospirate ombre,
tra
i suoi silenti pensieri, solo ora vedo
divenir
aspra e funebre ode di quel mio
cieco
onor ratto, il tuo seducente effluvio…
lasciando in pegno a quella reietta invidia,
l'odore della nostra passione!
(da I Giardini di Orfeo, Edizioni Laboratorio
Giovanile, 2001)