Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
  Poesie  Narrativa  Poesie in vernacolo  Narrativa in vernacolo  I maestri della poesia  Poesie di Natale  Racconti di Natale 

  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Mantova, di Il Gabbiano 05/03/2009
 

Mantova

di Il Gabbiano


I bagliori dell'aurora
Oscurano le ombre della notte
Per presentarci i magnifici
Colori del giorno.
L'orizzonte è infiammato
Presentandoci le bellezze del creato.
Si diffonde nell'aria questa mattina
Il profumo dei fiori di loto
Che galleggiano in superficie
Sulle acque placide del Mincio
E dei suoi freschi laghi
Ma tu, vecchia e bella signora addormentata
Dai muri rossi di mattoni stinti e scrostati
Dal trascorrere lento delle stagioni
Ti ergi fiera nel tempo,
Il Mincio con i suoi laghi tranquilli
Rappresentano una trilogia lacustre
Dove si specchia un arcano maniero
Le torri merlate che evocano grandi battaglie.
Grandi amori con dame e cavalieri
E di giovani principi innamorati
Fra le tue vecchie mura si videro artisti, letterati.
Dame, giullari e cavalieri.
Nella visita guidata di ieri
Molto mi hanno impressionato i tuoi affacci.
Da dove si ammira un paesaggio da favola
I grandi saloni allineati e la camera da letto "pitta"
Dove l'artista ha dipinto gli amorini
Fra le rose dei giardini all'italiana.
Ma con le prime luci dell'alba
S'accendono i tuoi magnifici colori velati.
Di un velo trasparente di nebbia
Sottile. Grigia e avvolgente
Che delimita i contorni dei tuoi laghi.
Ma nelle lunghe notti di luna piena
Una leggenda dice che dalle acque lacustre.
Emerge una dama magnifica e velata.
Di bianco vestita
Che porta scompiglio e trafigge la pace e la.
Serenità notturna di giovani innamorati.
E sospirosi amanti ancora assonnati
Ma eternamente alle loro dame abbracciati
Per poi inabissati nelle acque fredde e profonde.
Nel perpetuarsi del tempo
Sei abbagliata dai rossastri tramonti
Dove una campagna verde immersa nel silenzio.
Fervore delle opere contadine,
Riposa paesaggio d'argine e lacustre
Dove scorre sereno il vecchio Mincio
Con la sua fauna e le sue bellezze naturali
Parlando di questi luoghi,
Soavemente scrisse il Poeta Virgilio:
"Qui è verde il Mincio,
E di verdi canne ... carici e salici,
Che sopravvive appena fuori Mantova,
A sud della zona ... La campagna "
Da dove si possono scorgere
Lontani profili di monti
Il Baldo e le prime cime delle Alpi
Discoste e nevose.

 
©2006 ArteInsieme, « 014084534 »