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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Le sorelle, di Gavino Puggioni 22/04/2009
 

Le sorelle

di Gavino Puggioni

 

  

Sono io che comando.

Sono la Morte, la sorella maggiore

che prende, che non trascende,

che strappa, che vìola, che cancella.

Sono io che do i tempi, le ore e i minuti,

sono io che do ansie,

che toglie speranze e le annienta

nel buio creato da Nostro Signore.

No!, tu, la Vita, sei la sorella minore

perché sei piccola, piccola

come la tua esistenza, esile e gracile

come stelo di paglia,

priva di volontà eppure di desiderio.

Io sono l'Assoluto, l'Impenetrabile,

il sacro buio che non si può bucare!

 

No, sorella mia!

Io sono la Vita

e senza di me tu non puoi esistere.

Sono io la più grande, la prima sulla terra

perché di me questa si è riempita.

O non hai visto gli alberi, i fiumi e i mari?

Non hai visto tutte quelle creature,

bambini, pesci, scimmie e uccelli

che mi lodavano e correvano felici

lontano, lontano da te?

Perché non vuoi vedermi nel tuo buio

che può essere anche accogliente e meritato?

Guardami! anche se tu sei sempre in agguato!

Io cerco nella luce del sole e delle stelle

la felicità da regalare a tutti,

la gioia nel comunicare la presenza dell'amore,

del rispetto, dell'aiuto e del sacrificio.

 

A volte non sono ripagata, hai ragione,

e allora divento negativa

ma è pur sempre vita!

 

Siamo sorelle, è vero!

Siamo fatte l'una per l'altra,

ma tu non aver fretta di ghermire

ciò che respira, ciò che cresce e si fa bello.

Lascia che l'alito anche puzzolente

di questo mondo abbia a sentirsi ancora

nei sentieri adornati di fiori

come in quelli appestati da fango sanguinante.

Tienti ancora in serbo

quel sonno che non è sonno,

lascia a me, Vita, la forza di allontanarti

ma anche di rispettarti

perché quella fine sia più giusta!

 

(da Nel silenzio dei rumori –

Magnum Edizioni, 2007)

 

 
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