Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
  Poesie  Narrativa  Poesie in vernacolo  Narrativa in vernacolo  I maestri della poesia  Poesie di Natale  Racconti di Natale 

  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Calipso e Odisseo, di Franca Canapini 22/04/2009
 

Calipso e Odisseo

di Franca Canapini

 

Guardami Odisseo, guardami davvero

Davanti a te sedutonudo, inginocchiata

lievi i capelli sopra le tue cosce

mi sentivo mormorare io ti adoro

- Ti adoro - Io! L' ho detto!

(Ermes sorvegliava il  miracolo

nel sogno)

Ora ti scorgo dove non ci sei

appari muto prima di arrivare

assumi la posa dei vicini

cambi con le tue, le forme degli astanti

Incontro la tua ombra nei crocicchi

e la tua voce, la tua voce

scava solchi vibranti dentro il petto

 

Siamo antichi Calipso e stanchi

giorni schiantati addosso, macigni

vedi le crepe nel mio corpo, viaggi

sempre in cerca di qualcosa e errori

rotte impazzite, tempeste, morti

e polvere di noia

non ci saranno primavere

e fiori caldi sulla sabbia

tu offri pietre fredde, risplendenti al buio

Arretro, guardandoti negli occhi

tu parli ancora, tu sussurri sogni

rovesci schegge di passione

frantumata

Sbando

mi volto piano incontro al mare

vertiginosa vastità, vascelli persi

non ho la tua energia

la tua nicchia di pietre luccicanti

pochi giorni, ninfa, mi restano

Penelope è più giusta, meno folle

allungherà la mano per raccogliermi

 

Ti scioglierai dalle mie fibre, allora

le spalle nude contro il vento

mortale alla ricerca del tuo porto

Volerò leggera sulla rotta, libellula

nell'aria salmastra del mattino

consolerò la solitudine notturna

chiederò a Poseidone di arrendersi, a sua volta

sarò la brezza che ti spinge

e tu verdevestito raggiungerai Penelope, che tesse

Rannicchiato nel suo abbraccio, narrerai

( e narrerai sempre più lento )

di un uomo che cercava di tornare

al semplice trascorrer della vita

 

 

 

 

 

 

 
©2006 ArteInsieme, « 014073841 »