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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  poesia in cerca di titolo, di Elia Belculfinè 11/06/2009
 

 

poesia in cerca di titolo

di Elia Belculfinè

 

Detesto i fiori | di plastica, così:

la maggior parte della gente. Consento i fiori in vaso

che gettino radici. Fumo Chesterfield rosse, disprezzo

le sigarette, i fumatori - li sopporto.

 

Al contrario, amo le cose che non ho.

 

E che forse non avrò mai. | Quante ne

ho, ahimè, o magari: fortuna? […] Oggi, 10 maggio, è

giorno di tiepida | estate - c'è poco da fare gli esperti:

vivi con me questo sole di lino, la pelle.

 

Non domandarmi chi

sono. | Chi sei: la domanda più difficile del mondo.

Che ribattere che valga un assenso almeno | un diniego?

Per cui fermarsi e maledire, cercare voci - genesi di

ceneri e pietra - poco che avanzi

per il rito della strada.

 

Così stringo i lacci delle ore.

 

E tu con occhi di faville resti

ferma - sei un lago - e invece dentro ti rivolta

il desiderio, il sogno ferino - e io so che sei un mare in largo

umore di tempesta. Io meno che naufrago, che non potrei

annegare: dopo l''amore mi hai lasciato pinne

e luci  | di pesce pagliaccio.

 

E mi sono indifferenti 9 tramonti  su 10,

per proprietà transitiva, in stessa misura, i cieli a sera

fotografati. Meglio il buco fitto di ragnatela, meglio un sasso

che rotola | e lo vediamo immobile, ma

 

è moto quasi continuo, e lo sappiamo noi.

 

Tutto scorre: anche le facce nei ritratti le

abbiamo viste invecchiare | incurvare le schiene di chi   portava

cesti. | Siamo deperibili: dura scoprirlo oggi che | l'infinito

 è talmente piccolo | da somigliare a dio.

 

 

 

 
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