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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Il Grande Respiro dell'Acqua, del Gabbiano 10/07/2009
 

Il Grande Respiro dell'Acqua

di Il Gabbiano


La sorgente
Sgorga nel cuore della montagna
Benedetta
Mi sono fermato per caso
Sulla sponda
Di questo chiassoso ruscello.
Mi sono seduto su di un sasso bianco
Lambito e levigato
Dall'acqua spumeggiante
Che mi ha ricordato
I versi dell'Intramontabile canzone
Petrarchesca,
Che celebra il luogo
Oltre che l'amata Laura.
"Chiare, fresche e dolci acque,
Ove le belle membra
Pose colei che sola a me perdona"
E' una fonte fresca
Che sgorga da una sorgente
Quasi miracolosa
Nel cuore del grande bosco
Di alte betulle e verdi abetaie
Mentre ascoltavo dal torrente
Il saggio parlare,
L'acqua si increspava
E mille bagliori inondavano l'aria
Frizzante della sera
Mentre i raggi del sole calante
Filtravano attraverso
Le fronde degli alberi verdi del bosco
Che giocavano con i fili d'erba bagnata
E i cespugli della ginestra profumata
Tutto ciò ci rammentava la nostra
Giovinezza e la verde età
Era quasi la fine di una lunga giornata
Al cospetto delle alte cime innevate
Mentre verso occidente
Il cielo era macchiato
Di una pennellata di rosso colore
Gli spruzzi delle piccole cascatelle
Creavano un fenomeno ottico
Con la rifrazione della luce
Trasformandola nei colori dell'iride
Che ornavano a festa
Quell'angolo colorato
Quell'angolo del silenzio e della pace
Squarciando la foschia del bosco
La nebbiolina piano piano si diradava
Lieve, per lasciare spazio
Ai riflessi cangianti
Dell'arcobaleno
Gli spruzzi dell'acqua baciavano
Tutte le creature del giovane fiume
Che ancora doveva affrontare
Il lungo percorso verso mare
Quello è un percorso imprevedibile
Come quello della vita.
Il nostro percorso è stato lungo,
Difficile, arduo e difficoltoso
Da superare
Ma oggi siamo giunti fin qui
In questa natura incontaminata
E selvaggia
In questo luogo di pace
Dove regna la tranquillità nel cuore
Un luogo per sognare
E per amare e ammirare
Le bellezze della vita
Che la natura ha saputo creare.
All'inizio del percorso
Il fiume mi ha preso per mano
Come se fossi un bambino
Spaventato Ricordo che mi ha raccontato
Le più belle favole
Che si possono raccontare
Ma mi sono convinto
Che la strada intrapresa è la vera
Strada della vita
Tra alberi e ruscelli c'è un bosco
Tutto da scoprire e tanti simpatici
Animali d'amare
Mentre il giovane fiume ha incominciato
A gorgogliare
Tanto che mi sembrava mi volesse parlare:
"L'amore è come la vita
Piena di riflessioni
Profonde come il cielo
Come il mare".
Il giovane e chiassoso torrente
Porta gioia e vita
Senza chiedere niente
Come il sole e le stelle



Reduce da una breve escursione in Trentino Alto Adige, del. Gruppo montuoso: Alpi Venoste e con questo brano vorrei ricordare un dolce torrente che mi ricorda i primi versi della famosa canzone petrarchesca, che celebra il luogo oltre che l'amata Laura.

 
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