Al di là del mare
di
Piera Maria Chessa
Il prigioniero cammina lento
nella cella
ascoltando la pioggia che batte
sul vetro opaco del lucernario.
Le lenti rotonde non velano
lo sguardo penetrante
che fruga tra i pensieri
pronti a prendere forma
sulle pagine bianche.
Un ragno si trascina piano
nell'ombra di un angolo
e interrompe l'intreccio
sulla tela
per seguire l'amico taciturno
che lavora.
Si ferma il passo, stanco,
all'improvviso
per volare oltre le grate,
sperando di incontrare gli occhi chiari
di due figli lontani
ai quali raccontare le storie di un'infanzia
vissuta al di là del mare.
(da
Un ordinato groviglio –
Edizioni Il Filo, 2008)