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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Piano di Limina, di Salvatore Armando Santoro 26/07/2009
 

Piano di Limina

                         di Salvatore Armando Santoro

 

 

Fuori dal petto,

fuori dal cuore.

Un pensiero ricorrente,

un immagine d'una località

mai visitata,

un ricordo, d'una notte lontana,

mai represso.

 

Tutti conserviamo

qualcosa nel cuore:

di un soggiorno o una gita

ricordiamo il paesaggio,

un campanile,

un castello diroccato.

Ma della fatica altrui

cosa rimane?

Un'immagine sbiadita

d'una nottata infernale,

persa nel buio della memoria,

in una stanza

scarsamente illuminata,

e un uomo distrutto dalla sua fatica,

sfinito dalla disperazione.

Il fiato grosso,

la voce quasi spenta,

il corpo fradicio di fango e di sudore,

le membra affrante,

gli occhi stravolti e spenti,

la mente assente.

 

Questo rimane nel mio cuor

di te: Piano di Limina.

Non gioie per un pranzo

allegramente consumato,

ne canti per una gita mai effettuata,

neppure foto a ricordo

di questa località mai visitata.

Ma il dolore di mio padre

e l'immagine vinta

della sua fatica.

 

 

Piano di Limina è una località montana tra Cinquefrondi e Mammola in provincia di Reggio Calabria, dove mio padre, che ha fatto il cantoniere provinciale a Polistena fino al 1948, si recò in una nottataccia di tempesta a rimuovere una frana caduta sulla strada.

 

 

 

 
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