Piano di Limina
di Salvatore
Armando Santoro
Fuori
dal petto,
fuori
dal cuore.
Un
pensiero ricorrente,
un immagine d'una
località
mai visitata,
un ricordo, d'una notte
lontana,
mai represso.
Tutti
conserviamo
qualcosa nel
cuore:
di un soggiorno o una
gita
ricordiamo il
paesaggio,
un campanile,
un castello diroccato.
Ma della
fatica altrui
cosa rimane?
Un'immagine
sbiadita
d'una nottata infernale,
persa nel
buio della memoria,
in una stanza
scarsamente
illuminata,
e un uomo distrutto
dalla sua fatica,
sfinito dalla
disperazione.
Il fiato
grosso,
la voce quasi spenta,
il corpo fradicio di
fango e di sudore,
le membra affrante,
gli occhi stravolti e
spenti,
la mente assente.
Questo
rimane nel mio cuor
di te: Piano di Limina.
Non
gioie per un pranzo
allegramente
consumato,
ne canti per una gita
mai effettuata,
neppure foto a
ricordo
di questa località mai
visitata.
Ma il
dolore di mio padre
e l'immagine vinta
della sua
fatica.
Piano di Limina è
una località montana tra Cinquefrondi e Mammola in
provincia di Reggio Calabria, dove mio padre, che ha fatto il cantoniere
provinciale a Polistena fino al 1948, si recò in una
nottataccia di tempesta a rimuovere una frana caduta sulla strada.