Alle
persone che ci sono state vicine e non sono più
di Lorenzo Russo
Dove vai, anima inquieta e timorosa
Anche il tuo vagabondare deve avere una fine
Non hai ancora trovato il luogo dei tuoi richiami
Fermati un momento e rifletti di nuovo
Sulle tue decisioni, volute e mal concepite
Che ti hanno costretto a vagabondare
Dove non puoi trovare ciò che t'ispiri
A continuare e sperare di nuovo
Oggi è la tua ricorrenza
Sii serena e non curarti più del tempo
Diventato ora immobile e uguale
Giorni, notti non sono più attimi d'attesa
Di speranza, di gioia e di dolore
Ora devi aspettare il momento
Di presentarti di nuovo e prepararti
Ai nuovi compiti che ti saranno affidati
Godi questo attimo di sosta nel ricordare le persone
Che ti sono state vicine e hai dovuto lasciare
Come ogni anno anche oggi ti ricordano
E sperano di incontrarti di nuovo
Sul sentiero che congiunge l'inizio con la fine
Del nostro vagabondare e sostare
Ovunque crediamo di poter restare
Inganno dopo inganno ci accorgiamo tardi
Di esserci illusi e l'ansia ci prende
Di non poter più rimediare in tempo
Giorni, mesi, anni sono svaniti
Nel sostare sotto gli effetti del piacere e successo
Sotto il richiamo del rimedio ultimo capiamo alla fine
Di dover e poter sopportare tutto e ancor più di prima
Oggi ti ricordo come ogni anno e t'invito
A godere la serenità del giorno e poi di darti da fare
Per un domani non più lontano
dove ritrovarci ed essere di nuovo felici
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