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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Adagio autunnale, di Wilma Marian Certhan 27/11/2009
 

Adagio autunnale

di Wilma Marian Certhan

 

 

Si mostra il sole

timido

nel giallo delle siepi,

nell'acero amaranto,

nell'ultima rosa rossa,

nel blu cobalto

del mio “palazzo di cristallo”.

 

Cade lenta una foglia,

non ha fretta di giungere

al suo segnato traguardo

e si esibisce sensuale

nella sua prima danza

(non sa che č anche

l'ultima).

 

Č pensieroso il prato

e sembra chiedere:

“Sto meglio tutto verde

o con qualche filo d'oro?

Devo alzarmi un pochino

o resto fermo qui?”

 

Gli fanno eco i platani

e le betulle stanche

e i pioppi e i tigli

ma

č voce flebile,

assonnata, la loro...

lo invitano a tacere

anche i pensieri.

 

Sull'acqua del lago

che appare surreale

s'allunga la coperta grigio-azzurra

di cui sono ammantati

i monti intorno.

 

In questo giorno,

regalo di novembre,

socchiusi gli occhi, appena,

piů che mai sono attenta

e pronta ad assorbire

nell'anima e nel cuore

questo meraviglioso

Adagio autunnale.

 

 

 

 

 
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