La Lupa*
di Patrizia Niutta
Assediato tra due sponde
con voce densa il mare evoca la nebbia.
La vedi la voce, nel rabbrividire dell'acqua.
La Lupa divora lo Stretto. Bianca.
Il tempo s'infrange in sussurro opaco
sfiorando il silenzio del cielo.
Le senti le ore, non lasciano scia.
Cancellano la via del ritorno.
Nulla sarà più com'era prima.
Non bastano i vivi a far da timone
ma se mi fermo a riesumare istanti
anche il porto antico svanisce dallo specchio.
* chiamiamo così una nebbia fitta che in
alcuni giorni dell'anno sembra alzarsi dal mare e inghiottire ogni cosa
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