ULTIMA
LACRIMA
(a Monica)
Graziosa e gentile farfalla,
nel burrascoso cielo sorpresa,
dall'etere azzurro rapita,
da gocce di pioggia ferita,
cascasti in un pozzo, indifesa,
annaspando per tenerti a galla.
Ciascuno ha un proprio Destino
contro cui lottare ogni giorno;
ognuno percorre un cammino
verso una casa cui fare ritorno,
ma non tutti, però c'arriviamo,
ch'é facile, sin troppo, cadere
nelle tenebre d'un nero profondo,
derubati dai gai colori del mondo,
oltre la speme di gioire o godere
dei pochi amor per i quali viviamo.
Cloto fila la tela cantando serena
e Lachesi reggendole il fuso sorride
- il Fato mortale stringendosi al seno -
finché Atropo, crudele, i fili recide.
Così, farfallina dalle ali bagnate,
piangendo in silenzio sei morta,
ma la brezza, commossa, ti porta
di nuovo in alto, con ali fatate.
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