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  Scritti di altri autori  »  Narrativa  »  Il Signore dei Cuori di Cleonice Parisi 05/01/2007
 

Il Signore dei Cuori

 

Sopra la montagna più alta del mondo, un vecchio ed instancabile uomo continuava il suo incessante lavoro in solitudine. Quella montagna non era raggiungibile ne visibile dagli uomini, ma un giorno di primavera una donna scalò la sua cima, trovandosi occhi negli occhi, con l'intramontabile Signore dei Cuori.

La donna fece in silenzio gli ultimi passi, e nel vedere quel vecchio solo sulla cima della montagna, che aveva scalato con grande dolore, prese a piangere per la commozione, tanto che il vecchio sentendola singhiozzare si voltò.
La donna però nel suo volto non vi colse sorpresa ma sollievo, come se l'aspettasse da tempo, ma neanche lei fu sorpresa quando nel riconoscere in quell'uomo suo padre.

- Sei giunta finalmente, è tanto che ti sento parlare, piangere e cantare, attendevo la tua venuta così come si può attendere il sorgere del sole.

- Padre cosa ci fai su questo monte tutto solo, ti prego lascia che possa fare qualcosa per te, vieni dammi la mano scendiamo in terra, non ti posso lasciare qui.

- Figlia mia, il mio compito è essenziale affinché la vita abbia continuità. Vedi questa montagna di dura roccia essa è l'umanità ed io sono il Signore dei Cuori.

 

- Padre che significa?

 

- Avvicinati e te lo dimostrerò.

La donna fece alcuni passi e raggiunse il vecchio uomo, al suo fianco c'era uno scrigno tutto d'oro intarsiato da una miriade di pietre preziose, che l'uomo prese con molta cura porgendoglielo:

 

- Padre grazie, ma cos'è?

  

 - Aprilo!

 

La donna aprì lo scrigno e dentro vi riconobbe il suo cuore di carne.

 

- Padre, ma è il mio cuore? Perché non era in me, ma nelle tue mani?

 

- Questo è il mistero che non vi è ancora stato svelato, ma per il quale ora siete maturi. Il vostro cuore di pietra dovrà divenire di carne, prima che esso vi venga consegnato, e con esso una vita degna d'esser vissuta.

Vedi io non potrò scendere alla vita, sino a quanto l'intera montagna che tu hai scalato, non sarà mutata da dura roccia in caldi cuori che palpitano d'amore. Io resterò qui, sino al giorno in cui tutti i cuori del mondo vedranno spuntare il loro fiore.

Mentre continuava a parlare, prese un piccone e incominciò a staccare dalla dura pietra un'altra roccia, e poi se la mise in grembo, incominciando a levigarla nel darle la forma di un cuore. E lentamente prese a inciderci una parola, mentre lacrime calde cadevano dai suoi occhi e sudore dalla sua fronte.

 

- Padre, cosa ci incidi, con tanto sacrificio e dolore?

 

- Una semplice parola, figlia mia, l'unica in grado di mutare la roccia in vita: Amore.

 

- Cosa posso fare per te, come ti posso aiutare?

 

E mentre parlava la donna non riusciva a trattenere le lacrime e i singhiozzi., era troppo lo strazio nel vederlo tanto solo in quel freddo posto.

  

- Cosa puoi fare? Neanche immagini quanto puoi fare figlia mia, torna alla vita e porta la tua testimonianza, anche tu sei stata un cuore di pietra e come tale saprai spiegare agli uomini che il loro è un cammino santo e che li porterà alla vera vita, e non alla fine del tutto come da sempre credono.   Porta la tua gioia di vivere il tuo sorriso e i tuoi colori, il tuo cuore di carne saprà parlare per te.  Ora va via!

 

- No! - urlò la donna impuntando i piedi in terra.

Non me ne vado, resto con te!

 

E la donna prese un piccone e con rabbia tentò di colpire la dura roccia, senza neppure riuscire a scalfirla, quei massi era davvero troppo duri per lei.

 

- Padre… - e nel chiamarlo lo raggiunse abbracciandolo e baciandogli le guance - Ti prego non mi allontanare un'altra volta dal tuo cuore lasciami qui con te, li giù non mi amano mi hanno fatto male, ti prego….fa che io possa aiutarti qui, non mi mandare di nuovo in quel posto di incomprensione e dolore.

 

Il vecchio uomo la prese per mano, senza parlare conducendola verso un meraviglioso orizzonte pieno di caldi raggi di sole, e disse:

 

- Figlia mia, è quello il tuo futuro nel vivere, non temere sii fiduciosa. Va!

 

E come una figlia ubbidiente, la donna indossò il suo cuore di carne e ritornò alla vita, senza mai allontanare lo sguardo dalla cima della grande montagna.

E quando fu di nuovo in terra, tentò con tutte le sue forze d'aiutare il lavoro di suo padre, affinché la montagna di roccia lasciasse presto spazio ad un prato di cuori fioriti.

 

 
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