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  Scritti di altri autori  »  Narrativa  »  Un giorno particolare, di Marina Pasqualini 10/11/2017
 

Un giorno particolare

di Marina Pasqualini





Al mio risveglio non ero poi così felice. Certo, era un giorno particolare, perchè era il mio compleanno. Ma un augurio su Facebook mi ha come risvegliato da un torpore, cui sono avvezza praticamente dalla nascita. Recitava così: oggi è un giorno in cui il tuo desiderio potrà avverarsi davvero. E quale è sempre stato il mio desiderio più recondito? Semplicemente poter godere della vita, con semplicità e letizia, senza tutte quelle elucubrazioni inutili e negative che ne avevano sempre infestato il normale svolgimento. Allora mi è balenato un pensiero, nitido come l'alba del nuovo giorno che stava sorgendo: "Non sarò mai più triste". Avrei celebrato la vita nella sua sacralità, l'avrei ripulita dalle inutili scorie con cui l'avevo sempre imbrattata. Non era più accettabile ed era ingiusto verso coloro che avrebbero fatto salti mortali per avere ciò che io possedevo senza esserne mai veramente grata. Era come se si fosse acceso un faro nel buio della notte ove io vagavo senza meta, brancolando e andando ripetutamente a sbattere sugli scogli della mia spigolosità. Mi sembrava così chiaro ora il percorso che mi rimaneva da compiere, tanto da domandarmi come non ci avessi mai pensato prima. Mollavo gli ormeggi di una zavorra inutile quanto dannosa, che mi aveva costretto a vivere con paure immaginarie, complessi e una profonda fastidiosissima malinconia.

Compivo sessantaquattro anni, ma chissenefrega, pensavo. Mi sento meglio oggi di quando avevo venti o trent’anni. Certo il corpo ci tradisce, ma noi possiamo elevare il nostro spirito verso mete inimmaginabili. E questo avrei fatto, per il resto dei miei giorni. Non ne avrei più sprecato di tempo con pensieri negativi e frutto di una fantasia malata. Mi sentivo guarita, e quindi giovane, anzi, appena nata, e ricca, anzi la più ricca del mondo. Il regalo più bello che uno possa desiderare: fare quello switch mentale che accende la vita di nuovi colori, di nuovi profumi. Di nuove speranze.

Avrei sostituito il pessimismo con il suo contrario e, armata di un lieve sorriso, sarei andata incontro agli altri, lasciando a casa  le solite lamentele, i soliti discorsi negativi. Avrei comunicato privilegiando le cose utili o avrei taciuto. E mi sarei sentita grata per le immense ricchezze di cui ero titolare, riducendo ai minimi termini i piccoli nei e le ovvie problematiche della vita, senza le quali la vita stessa sarebbe apparsa monotona e stagnante.

Forse per questo lo considero il miglior compleanno della mia vita!


 
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