Dialogo tra un prete
napoletano e un suo parrocchiano
Il discorso della montagna
“ Don Vincè,
il discorso di Gesù sulla montagna è importante per la Chiesa ?”
“ Quale montagna ?”
“ ‘O
monte Bianco…don Viciè, state stunato
? Sto parlando del Vangelo, il discorso che fece Gesù”.
“ Ah si, Gennà scusami, stavo pensando altre cose…dicevi ?”
“ È importante ?”
“ È un fondamento
della nostra fede”.
“ Ah ! V' aggio
pigliato in castagna !”
“ Bravo, va, vammele
a prendere”.
“ Che cosa ?”
“
‘E castagne, hai detto…v'aggio pigliato ‘e castagne. Puortame
pure ddoie nucelle”.
“ no, mò vi porto pure ‘e semmente”.
“ No, quelle sono
fastidiose”.
“ Don Viciè, ma voi siete veramente frastornato, io ho detto, vi
ho preso in castagna, no vi ho preso le castagne”.
“ Scusami. E perché
mi avresti preso in castagna, su cosa ?”
“ La montagna”.
“ Quale ?”
“ Mò cominciamo di nuovo ?”
“ No, volevo dirti
quale punto del discorso ti ha colpito, quali sono queste incongruenze che hai
trovato in me ?”
“ Niente di
personale, io parlo della Chiesa”.
“ Allora…”
“ Io vedo nella
Chiesa tanta ricchezza, appunto, a dispetto del discorso di Gesù sulla povertà,
Se mi giro intorno, anche in questo tempio vedo affreschi, stucchi, ex voto
d'oro e d'argento…”
“ Non posso darti
torto e sono, per certi versi, d'accordo con te. Purtroppo la storia ci ha
portato a questo, nel bene e nel male. Sta a noi porre rimedio agli errori del
passato. Tuttavia, ti posso dire, che la ricchezza che qui vedi è effimera, non
è danaro. Sono donazioni e opere dell'ingegno di coloro che hanno voluto mettersi a disposizione
dell' abbellimento della casa del Signore”.
“ E questi, coloro,
che mangiavano, aria fritta ? Qualcuno li pagava”.
“ Certo. I nobili, i
signori”.
“ E bbè…'sti nobili non potevano fare
opere di bene? La Chiesa non poteva indicare a coloro un modo migliore di
spendere il danaro ?”
“ Ma lo sai che proprio Gesù disse di non
lesinare sulla spesa per la sua bellezza ?”
“ Overo !! Quando ?”
“ Quando Maria,
sorella di Lazzaro gli stava ungendo i capelli e Giuda disse che sarebbe stato
meglio vendere quell'unguento per dare il ricavato ai
poveri”.
“ E Gesù che disse
?”
“ Disse: -lasciala
fare perché i poveri li avrete sempre, ma io sarò con voi ancora per poco”.
“ Insomma, dovete
trovare sempe ‘a pezza a culore”?
“
‘A pezza chè ?”
“ La toppa, la
scusa…”.
“ Ma quale scusa. Ti
voglio dire che il messaggio è quello di tenere pulita e decorosa la casa del
Padre”.
“ Sono d'accordo per
la pulizia, ma basta ‘na
lavata, Gesù si poteva fare uno shampoo invece ‘e ‘stu
nzevamiento “.
“ Evidentemente
all'epoca, gli uomini non si lavavano i capelli ma
usavano unguenti profumati”.
“ Questo l'ho
capito, ma ho capito pure che mi volete portare fuori strada”.
“ Ma che fuori
strada. Ti dovrei fare sempre il solito discorso che tu non vuoi capire, che la
chiesa siamo tutti noi, sacerdoti e fedeli. Non puoi pensare sempre che tu non
c'entri, che gli altri abbiano sbagliato e tu…Tu, dimmi, cosa fai per i poveri
?”
“ E io lo sapevo che
la colpa sarebbe ricaduta su di me, ma pecchè nun me faccio ‘e fatte mie !”
“ E allora che vuoi,
che la colpa sia solo mia ? La colpa non è di
nessuno…la storia ci ha portato a quello che siamo oggi e come gia ti ho detto,
sta a noi rimediare agli errori del passato”.
“ E come ?”
“ Questo lo vedremo,
mo non tengo tempo. Per il momento inginocchiati e per
penitenza recita dieci Pater Noster”.
“ Ma io mica mi sono confessato ?”
“ E come se lo
avessi fatto”.
“ E che peccato
avrei commesso ?”
“ Hai guardato la
pagliuzza nell'occhio degli altri quando nel tuo c'è
una trave”.
“ Vedete, anche voi
usate i metodi del passato, punite chi vi accusa per non ammettere le colpe,
non è cambiato niente”.
“ Non alzare la
voce, altrimenti ai Pater Noster aggiungi anche dieci
Ave Maria”.
“ Non è cambiato
niente, è la solita storia…Pater noster qui es in celi santificetur nomen tuum….